Properzia de’ Rossi: la prima scultrice e il mobbing ante litteram

Properzia de' Rossi, busto in terracotta, Sala della Cultura - Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli

Properzia de’ Rossi, busto in terracotta, Sala della Cultura – Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli

Il luogo che diede i natali a Properzia de’ Rossi è dibattuto: c’è chi afferma che sia nata a Bologna e chi a Modena. Sicuramente, tutta la sua vita l’ha vissuta nella città felsinea. Anche l’anno di nascita non è sicuro, ma pare che si possa collocare intorno al 1490. Della prima parte della sua vita, nulla si sa. Quando si iniziò a parlare di lei era già adulta, anche se ancora giovane.

Sembra che – artisticamente parlando – si sia formata da sola, seppure si supponga fortemente che abbia frequentato la bottega di Marc’ Antonio Raimondi e alcuni cantieri cittadini dove si stavano eseguendo importanti decori.

Di bell’aspetto, come testimonia il Vasari nel suo Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori da Cimabue insino a’ tempi nostri, subì la prepotenza e l’invidia degli uomini.
Amico Aspertini, notissimo pittore dell’epoca, la perseguitò in tutte le maniere, arrivando a screditarla seriamente e a farle versare uno stipendio assai meno congruo rispetto a quello che percepivano i suoi colleghi di sesso maschile che lavoravano con lei nella Fabbrica di San Petronio. In questo cantiere Properzia stava realizzando le sculture di due angeli.
Oggi tale comportamento sarebbe considerato stalking o mobbing a tutti gli effetti…

Si sa che ebbe un marito, ma soprattutto è noto che ebbe un amante. Il primo si fece in quattro per procurarle il lavoro presso la Fabbrica di San Petronio; il secondo era Anton Galeazzo Malvasia e aveva grandi mire politiche, tanto da diventare ben presto podestà di Imola. Il Malvasia godeva di ottime amicizie e intervenne anche lui presso l’amico Alessandro Pepoli, presidente della Fabbrica di San Petronio, per assicurare un’occupazione duratura all’amata.

Tuttavia, le “raccomandazioni” non furono sufficienti:
Properzia ottenne di entrare a far parte del cantiere solo dopo aver portato a termine un ritratto in marmo del conte Guido Pepoli. Il risultato ottenuto fu talmente somigliante al vero da muovere grande ammirazione nei confronti dell’artista.

Ma le opere straordinarie, per non dire eccezionali, che si ricordano di lei sono le sculture su noccioli di pesca e, addirittura, di ciliegia. A tal proposito si ricorda una Gloria di Santi scolpita proprio su uno di questi piccolissimi noccioli.

properzia de rossi

Ancora una volta, una donna ha dovuto osare di più per dimostrare il suo valore. E lo ha fatto oltre ogni aspettativa: è riuscita a fermare su uno spazio infinitamente piccolo una grande storia.

Come la sua nascita, anche la sua morte è abbastanza misteriosa: forse morì di peste nel 1530, a soli quarant’anni. Non si è mai saputo quale sia stato il luogo dove furono sepolte le sue spoglie.

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