Il cielo – Le stelle

Il cielo - Le stelle, 1932

Il cielo – Le stelle, 1932

E’ il gruppo più grande realizzato da Arturo Martini in terracotta ed è anche uno dei pochi di cui abbiamo documentazione fotografica riferita al luogo dove è stato foggiato: lo studio-forno presso l’ILVA di Vado Ligure, appositamente allestito dall’ingegner Polibio Fusconi e da Giuseppe Trucco affinché lo scultore potesse portarvi a termine le opere di grandi dimensioni, direttamente, senza spostarle, e poterle cuocere quindi senza pericolo di rotture allo stato di crudo.

E’ accaduto così che, con questo espediente, Martini ha potuto evitare le rotture che avvenivano nei forni continui e inoltre egli ha potuto pensare in grande un vero e proprio ciclo di statue in un materiale a lui molto vicino, l’argilla, che aveva imparato a modellare fin da giovanissimo.

Questo grande gruppo si distingue dagli altri non solo per le eccezionali misure, ma anche per il fatto di essere stato frutto della committenza dell’arch. Marcello Piacentini, che lo collocò all’aperto nel parco della sua villa a Roma, e inoltre per essere l’unica terracotta direttamente ispirata all’antico e in particolare a uno dei gruppi più celebrati della scultura greca classica.

Il riferimento, come si può notare agevolmente, è infatti al celeberrimo gruppo di Fidia con Dione e Afrodite, dal Partenone, quindi a Londra dai primi dell’800; un gruppo marmoreo che Martini non ha mai avuto occasione di conoscere dal vero, non essendosi mai egli recato a Londra, ma che era presente, in calco, in tutte le Accademie di Belle Arti.

La presente terracotta partecipa per la prima volta ad una esposizione fuori dalla sede dove è sempre stata conservata: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove è giunta per dono di M. Piacentini nel 1948.

Nico Stringa
curatore della mostra “Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta” a Palazzo Fava, Bologna

La mostra a Palazzo Fava propone per la prima volta assieme le grandi terrecotte ad esemplare unico realizzate direttamente dall’artista tra il 1928 e il 1932.

Altre opere: Aviatore; Attesa

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