I Demoni etruschi e il viaggio oltre la vita

Sin dall’epoca più antica per gli Etruschi la morte è sentita come un passaggio verso un’altra dimensione, che nel VI-V sec. a.C. assume una precisa connotazione fisica e geografica, nella quale il defunto entra in contatto con demoni ed esseri psicopompi.
Si afferma l’idea del viaggio ultraterreno al termine del quale il defunto giunge in un Aldilà sereno dove incontra i suoi stessi avi, entrando a far parte di una comunità che gode di uno stato affine a quello degli dei, ben rappresentato dal simposio.
Nell’immaginario visivo, trasmessoci dall’arte figurativa di carattere funerario, l’attenzione è spesso posta sul drammatico momento del distacco dal mondo dei vivi, talora simbolicamente richiamato dalla porta da oltrepassare.
Figure demoniache di varia natura custodiscono le porte dell’Ade, intervengono a prelevare, guidare, sollecitare il defunto nel suo cammino verso l’Ade, un cammino che a volte assume le tinte di una eroizzazione, se non addirittura di una apoteosi celeste.

I demoni erano figure che secondo gli Etruschi ostacolavano o aiutavano il defunto nel suo viaggio verso l’Aldilà.

Charun

Charun

Charun: è il demone traghettatore delle anime, colui che accompagna i morti verso l’Aldilà. Il suo volto è caratterizzato da tratti deformi e demoniaci: orecchie a punta, naso adunco e bocca enorme. Spesso è vestito con un lungo mantello, è dotato di remo e armato di martello.

Tuchulcha: demone infero dall’aspetto orribile e pauroso, con naso a becco di uccello rapace, capelli e barba spettinati, orecchie d’asino e pelle bluastra. E’ dotato di grandi ali e due grandi serpenti gli si attorcigliano sulle braccia.
Vanth: divinità femminile che assiste durante la morte e accompagna i defunti nell’Aldilà. E’ dotata di grandi ali ed indossa una lunga veste. Impugna una fiaccola, un rotolo scritto, una spada e le chiavi della porta dell’Ade.

Vanth

Vanth

 

Demone Alato: figura demoniaca maschile spesso rappresentata come accompagnatore del defunto nel pericoloso viaggio verso l’Aldilà. Ha l’aspetto di un giovane totalmente nudo e dotato di grandi ali pronte al volo.

Idra: serpente marino a tre teste. Terrorizzava il defunto nel suo viaggio verso l’Aldilà. Anche tagliando una delle sue teste il mostro non moriva, perché al suo posto ne ricrescevano due. Secondo il mito venne sconfitta da Eracle.

In occasione della mostra sulla civiltà etrusca a Palazzo Pepoli Museo della Storia di Bologna, è stata realizzata una piccola guida per bambini dal titolo Un viaggio nel tempo – Gli etruschi a Bologna, una proposta che intende accompagnare i giovani fruitori alla scoperta di questo popolo e della loro concezione dell’aldilà.
Un percorso che, pagina dopo pagina, fornisce al lettore informazioni utili per la comprensione di questa antica civiltà ma soprattutto lo coinvolge in una rielaborazione personale e creativa delle conoscenze acquisite attraverso proposte interattive.
Il libro è reperibile alla Bottega del Museo e alla reception del Museo della Storia di Bologna. Palazzo Pepoli.