Forza Lavoro

Santa Maria della Vita – Via Clavature, 8

dal 3 al 20 ottobre
martedì, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15alle 18

W. M. Hunt (USA)
FORZA LAVORO

Perché W.M. Hunt è uno dei migliori collezionisti di fotografie? Senz’altro perché seleziona delle serie coerenti, perché conosce la storia della fotografia ed è interessato anche ai contemporanei, perché per lui non esistono frontiere tra generi fotografici, ma soprattutto perché ha occhio. Ed è quest’ultimo punto a rendere eccezionale il valore delle sue collezioni. “The unseeneye”, la sua collezione presentata ad Arles nel 2005, mostrava fotografie in cui lo sguardo dei personaggi era assente. Attraverso questo prisma, W.M. Hunt metteva insieme fotografi celebri e dilettanti, rimescolando i generi e le epoche più svariate della fotografia. Il valore profondo di questa collezione non era certo determinato dal valore di mercato, molto diverso da immagine a immagine, ma semplicemente dal sublime assemblaggio operato dal raffinato collezionista. Mi è sembrato quindi naturale rivolgermi a W.M. Hunt per questa ricerca di fotografie industriali per Foto Industria. Per la prima volta, Hunt Mostra un tesoro di recente costituzione, composto da fotografie di gruppi aziendali americani. A prima vista potrebbe sembrare una semplice raccolta di fotografie spettacolari per via delle loro dimensioni. Ma ognuna di esse racchiude un dettaglio pregnante, un’informazione o un ambito diversi, un aneddoto, tutti particolari rafforzati dalla stravaganza rappresentata dalla moltitudine dei personaggi riuniti, e dalla grandiosa messinscena dell’ostentazione del potere. Se si è consapevoli della difficoltà rappresentata da una fotografia di gruppo di dimensioni ancora ragionevoli, si può bene immaginare lo sforzo in termini di produzione cinematografica occorso per realizzare ognuna di queste immagini gigantesche. Si tratta di una pratica molto diffusa negli Stati Uniti che va ben al di là del mondo aziendale, ma che interessa l’esercito, lo sport e tutti quegli ambiti che riuniscono gruppi istituzionalizzati. Ci si può interrogare a lungo sul sensodi queste immagini. Il sentimento di appartenenza a un gruppo di potere da parte degli impiegati che vi sono ritratti, così come la sensazione di essere soltanto un numero in mezzo a una grande folla.

François Hébel
Direttore artistico della Biennale Foto/Industria
Direttore di Les rencontres de la photographie di Arles