Giovedì a Palazzo Pepoli: Baseball e Rugby a Bologna

Oscar baseball 1964 web
La seconda guerra mondiale era finita da pochi anni: il Paese, ricostruito, stava andando verso il boom economico. Dopo oltre vent’anni di chiusura verso l’esterno voluta dal fascismo, anche nello sport iniziavano ad arrivare le novità.
Dall’America giunse il baseball, “il più individualistico degli sport di squadra (il gioco parte da un duello uno contro uno), ma allo stesso tempo il più collettivo degli sport individuali, perché dalla geometrica precisione dei movimenti e dalla perfezione dell’esecuzione di ciascuno dipendono irrimediabilmente il successo o la sconfitta del gruppo intero” come scrisse qualche anno fa Marco Landi.

A Bologna fu la Società Ginnastica Fortitudo ad attivare una sezione Baseball nel 1953, grazie all’opera di Orfeo Spada. L’esordio ufficiale avvenne però l’anno dopo, con la conquista del terzo posto nel Campionato Nazionale di serie C. La squadra salì subito agli onori delle cronache e delle classifiche, conquistando la promozione in serie B. Nemmeno dieci anni dopo arrivò anche la serie A.
Ma le soddisfazioni vi furono e continuano ad esserci anche a livello europeo e mondiale, con i brillanti risultati raggiunti attraverso le vittorie che hanno portato alla conquista di scudetti, Coppa Italia e Coppa dei Campioni. Ora la società milita nella prima divisione dell’Italian Baseball League.

Ma, dove si gioca a baseball a Bologna? Fino alla fine degli anni Sessanta venivano utilizzati dei campi di calcio riadattati, dapprima presso un terreno adiacente allo Stadio Comunale e poi a Corticella, in un campo assai provvisorio. Nel 1969 venne inaugurato un vero e proprio stadio per il baseball, poi intitolato al giornalista sportivo Gianni Falchi, che si trova nelle vicinanze di Piazzale Atleti Azzurri. La prima partita fu un’amichevole fra Bologna e Milano. La struttura dell’impianto era composta da gradinate basse e da alcune tribune in legno lungo la linea del foul; in mezzo a queste ultime vi era poi una specie di “fortino” che venne subito chiamato Fort Apache: ora al suo posto si erge la tribuna stampa.
Successivamente il livello architettonico venne modificato e reso molto più valido grazie alle sue tribune “a blocchi” che permettono un’ottima visuale da tutte le direzioni.
In quattro occasioni (1978, 1988, 1998 e 2009) il “Gianni Falchi” ha ospitato partite dei campionati mondiali.
cartolina rugby web
L’Associazione sportiva Bologna Rugby ha invece origini molto più antiche. Fu fondata il 26 aprile 1928 da Livio Luigi Tedeschi che, per avere i giocatori, prelevò alcuni lottatori dalla Società Sempre Avanti e altri atleti dalla Virtus. Sede temporanea fu quella del gruppo rionale “Filippo Corridoni” in via del Borgo. I primi allenamenti, invece, si svolsero sul campo dello Sterlino: i giocatori avevano poca tecnica, molto vigore fisico e soprattutto molta disinvoltura.
Dove non arrivava la tecnica, comunque, subentrava la fisicità e spesso anche il pubblico veniva coinvolto in epiche scazzottature.

La squadra bolognese ebbe poi grandi nomi tra le sue file e molti giocatori tra i nazionali. Si ricordano soprattutto Eraldo ed Ermanno Sgorbati, Giorgio Bortolini, Gastone Giani ecc.. In anni più recenti si è costituita la sezione femminile e funziona a pieno ritmo un progetto denominato La scuola in meta, che si propone di far conoscere a tutti gli studenti i grandi valori di questo sport.

Si sono succedute le stagioni con alterne fortune, ma ancora oggi il Rugby Bologna è più vivo che mai: il campo di gioco ufficiale è lo stadio Arcoveggio, in via di Corticella. L’impianto è dotato di una tribuna coperta con oltre mille posti e ha un settore riservato alla stampa e agli ospiti. Per chi vuole approfondire la storia gloriosa del rugby bolognese, potrà leggerne uno splendido racconto fatto nel 1981 da Giuseppe Tognetti, uno dei pionieri.

Sicuramente non tutti coloro che si avvicineranno a baseball e rugby diventeranno campioni, ma attraverso le regole fondamentali di queste due discipline sportive potranno diventare cittadini migliori.


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