Antico e Moderno a Palazzo Fava: una galleria di ritratti

Bologna, 26/06/2014.  Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni. Inaugurazione mostra Antico e Moderno. Acquisizioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013) ?  Dal Trecento all'Ottocento.  Foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

Credits: Paolo Righi – Meridiana Immagini

Ci troviamo nella sala del Giasone a Palazzo Fava dove, fino al 28 settembre 2014, potrete ammirare una delle due sezioni della mostra Antico e Moderno – Dal Trecento all’Ottocento. La sezione è quella dedicata alle acquisizioni effettuate dalla Fondazione Carisbo negli anni 2001-2013, mentre Casa Saraceni ospita le donazioni alla Fondazione da parte di artisti e collezionisti.

La mostra è allestita all’interno delle sale del piano nobile, famoso per custodire il primo importante ciclo d’affreschi della carriera dei Carracci, commissionato dal conte Filippo Fava nel 1584 e primo saggio della loro riforma pittorica… E da qui cominciamo con la sala dedicata ai ritratti bolognesi.

Credits: Paolo Righi - Meridiana Immagini

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Una galleria di ritratti bolognesi

L’iconografia di una città si esprime anche attraverso i volti dei protagonisti della sua storia e la descrizione delle classi che ne hanno composto la struttura sociale.
I ritratti qui esposti spaziano cronologicamente dal Cinque al Settecento e celebrano personaggi diversamente illustri: è il caso dei due busti in marmo che raffigurano il noto giurista Giovanni Andrea Calderini (1270 ca – 1348), docente a Bologna, Padova e Pisa e capostipite della famiglia, un cui componente, forse Giovanni Andrea, commissionò negli anni Settanta del Cinquecento la serie di otto busti in marmo cui questa scultura apparteneva; inoltre il busto panneggiato all’antica di Lorenzo Magnani, committente del palazzo di via Zamboni e della celebre decorazione ad affresco eseguita dai Carracci, oltre che della cappella famigliare in San Giacomo.
Al centro tra i due busti il Ritratto di Lattanzio Graffi paggio del papa Clemente VIII (1598) di Bartolomeo Cesi (Bologna 1556-1629)

La galleria prosegue con i ritratti in pittura di due principi dell’Accademia degli Argonauti, provenienti dall’antico Collegio dei Nobili retto dai Gesuiti, luogo di formazione della classe dirigente, non solo bolognese, e con il Ritratto di gentildonna firmato da Luigi Crespi nel 1737, esercizio di mirabile bravura per la nitida resa dei dati di costume.

Bologna, 26/06/2014. Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni. Inaugurazione mostra Antico e Moderno. Acquisizioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013) ?  Dal Trecento all'Ottocento. Foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

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Ma più di questi colpisce per la solennità dell’impianto, per la rapidità virtuosa della stesura e per l’empito magniloquente la serie dei quattro grandiosi ovali con personaggi legati alla famiglia Albergati, ultimo e recentissimo acquisto della Fondazione (giugno 2014), il cui provvidenziale intervento ha evitato la dispersione e soprattutto l’allontanamento dalla città di quattro mirabili esempi di celebrazione dinastica di una famiglia senatoria.
Provenienti da Villa Albergati di Zola Predosa, ma un tempo con tutta probabilità nel palazzo di città, sono opere di Giovanni Antonio Burrini, protagonista della decorazione barocca nelle chiese e nei palazzi bolognesi.

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